Parametri acqua potabile: alla luce dell’entrata in vigore della nuova direttiva 2020/2184/UE sulla qualità delle acque destinate al consumo umano, è importante evidenziare i cambiamenti sui requisiti minimi relativi ai parametri chimici, utilizzati per valutare la qualità delle acque.
Confrontando la nuova direttiva con la precedente 98/83, introdotta in Italia con DL 31/2001, è possibile osservare che la maggior parte dei parametri non hanno subito variazioni
Ci sono però diverse modifiche. Nella tabella si nota che per alcuni composti o elementi sono stati modificati i loro valori limiti (Antimonio, Boro, Clorito, Cromo, Piombo, Selenio), mentre altri sono stati inseriti come nuovi parametri (Bisfenolo A, Clorato, Acidi aloacetici, Microcistina-LR, PFAS totale, Somma PFAS, Uranio).
Per quanto riguarda invece i parametri indicatori non si riscontrano variazioni dei valori rispetto alla precedente normativa.
Diversamente sono stati aggiornati standard di sicurezza sui parametri indicatori per le acque addolcite o desalinizzate e per i parametri specifici per i sistemi di distribuzione domestici.
Introduzione parametri specifici per la presenza di piombo (Pb)
La qualità delle acque destinate al consumo umano è fondamentale per la protezione della salute.
Le acque risultano salubri e pulite solo se soddisfano i requisiti minimi stabiliti che devono essere costantemente monitorati tramite analisi chimico fisiche per la prevenzione e gestione di eventuali rischi sulla qualità dell’acqua.
A questo proposito sono stati introdotti modelli di prevenzione fornendo elementi di conoscenza, strumenti operativi per valutare le eventuali fonti di pericolo chimiche e sviluppo di programmi d’ispezione o verifiche su specifici parametri.