Procurarsi l’acqua potabile (per bere, cucinare, prepararsi una bevanda) è una cosa che si dovrà fare per tutta la vita e purtroppo costituisce un costo.
Seguendo i consigli nutrizionali, si dovrebbero bere circa 2 litri di acqua al giorno. Considerando 3,5 euro il costo di medio di una confezione di acqua (6 bottiglie da 1,5 litri), si ottiene un costo annuale, per persona, di 280 euro. Una famiglia di 4 persone spende quindi circa, all’anno, 1100 euro per la sola acqua da bere. Perché spendere questi soldi quando è disponibile l’acqua dell’acquedotto? Perché non bere direttamente l’acqua dal proprio rubinetto, ma si preferisce acquistarla al supermercato?
Perché beviamo acqua in bottiglia
Indice dei contenuti
ToggleL’abitudine di bere acqua in bottiglia è in grand parte generata dall’informazione, dalle consuetudini, dalla cultura, che ci hanno sempre orientato verso il pensiero che acquistare l’acqua in bottiglia sia meglio, soprattutto da un punto di vista del benessere. Questo succede anche se è risaputo che gli acquedotti forniscono generalmente acqua sana.
In questo modo la spesa per la sola acqua da bere è diventata la normalità e molte persone non si sentono in grado di farne a meno.
Ma quanto costerebbe bere acqua dell’acquedotto invece che in bottiglia?
Il costo medio dell’acqua potabile fornita dall’acquedotto e di circa 2,50 euro al metro cubo.
Un metro cubo equivale a 1000 litri. Supponendo il consumo quotidiano di acqua da bere in 2 litri a persona, in un anno avremmo bevuto 730 litri circa. Quindi neanche un metro cubo e quindi neanche 2,50 euro.
Arrotondiamo all’eccesso, quindi una famiglia di 4 persone, in un anno, spenderebbe meno di 10 euro per l’acqua da bere!
Agli inizi del ‘900 cominciarono gli studi su un sistema che permetteva di avere acqua salubre dal proprio rubinetto di casa: il depuratore d’acqua domestico.
Ma quanto costa un depuratore d’acqua e in quanto tempo possiamo ammortizzarlo?
Ci sono tantissimi tipi di depuratori, dai meno sofisticati (microfiltrazione e ultrafiltrazione) a quelli in grado, per la loro perfezione meccanica (impianto di osmosi inversa) di mettere fine all’era delle bottiglie di plastica e iniziare a sfruttare l’acqua della propria rete
Il prezzo di un depuratore per acqua potabile varia principalmente in base a 4 parametri:
Il tipo di filtrazione
La potenza dell’impianto
Il tipo di rubinetto scelto
Il tipo di acqua desiderata
Come detto sopra ci sono fondamentalmente tre tipi di impianti, iniziamo dal primo:
MICROFILTRAZIONE: il più semplice dei sistemi che permette di rimuovere solo particelle di dimensioni grandi ed il cloro.
ULTRAFILTRAZIONE: una filtrazione più accurata della microfiltrazione ma non a livello dell’osmosi inversa;
OSMOSI INVERSA: è un processo di filtrazione che sfrutta particolari membrane in grado di purificare totalmente l’acqua da qualsiasi sostanza nociva.
A prescindere dal tipo, i depuratori d’acqua domestici hanno un costo, che però verrà ammortizzato dal risparmio sulle bottiglie di acqua da bere.
La spesa varia dai 1500 euro per i modelli più semplici a microfiltrazione ai 3000 euro per i modelli più sofisticato ad osmosi inversa.
Riprendendo il dato ottenuto prima, una famiglia di 4 persone spende in media circa 1100 euro all’anno di acqua da bere.
Considerando di installare un modello di depuratore anche costoso, ne potremmo ammortizzare il costo in meno di 3 anni.
I costi relativi all’acqua dell’acquedotto consumata in più (circa 10 euro all’anno) e alla corrente elettrica necessaria a far funzionare il depuratore (che per un depuratore con un consumo di 40 watt sarà di circa 7 euro all’anno) non incidono minimamente sul calcolo e sui tempi di rientro dalla spesa.
Oltretutto bisogna considerare i benefici per il pianeta in quanto bevendo acqua del rubinetto ogni persona immetterà in circolo circa 500 bottiglie di plastica in meno all’anno!
A questo punto è evidente come installare un depuratore d’acqua domestico sia una scelta vincente sotto tutti i punti di vista.